Ho lasciato passar qualche tempo, per metabolizzare il tutto.
Ma ho deciso di non fare discorsi retorici. Li lascio ad altri. La sua storia, i suoi problemi, non sono giudicabili da noi che stiamo bene.
Un amico ci ha lasciati improvvisamente, ricordandoci con il suo gesto quando debole sia la nostra condizione umana e quanto si preziosa la nostra salute.
Ho ricordi bellissimi di Luciano, il suo entusiasmo, la su attenzione per i problemi del paese, la sua capacità di sorridere e sdrammatizzare. La sua sincerità.
Sincerità che manca a quei deficienti disprezzabili, che vanno ad inventarsi motivi strampalati sul gesto di Luciano. Coinvolgendo anche altre persone.
Ben altri erano i problemi. Ne parlammo insieme di sfuggita, anche dopo, perché per rispetto, pudore e timidezza non volevo violare la sua intimità.
Persone meschine che meritano solo il mio disprezzo per le quali non merita sprecare parole. Persone che non sanno cosa sia la sofferenza. Mezze persone.
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